13 Semplici regole per non litigare in condominio.

Ai nostri giorni nei tribunali di tutta Italia giace mezzo milione di cause condominiali.

La maggior parte di quest’ultime non avrà seguito, si tratterà solo di soldi e tempo perso.

Eppure per evitare questi piccoli disguidi con i vicini di casa basterebbe veramente poco.

Le statistiche sono davvero impietose: le liti tra condomini sono tra le prime 3 motivazioni delle cause giudiziarie. 

In particolare le liti condominiali sono più frequenti al sud (11,1%) e coinvolgono maggiormente gli uomini, ma non eccesivamente (10,3%, contro 8,3% delle donne), e avvengono con maggiore incidenza nei piccoli centri (10,4%) rispetto alle grandi città.

Parte di queste iniziative che finiscono in mano agli avvocatihanno motivazioni tangibili: danni materiali, reati più o meno gravi, irregolarità amministrative. Ma la grande maggioranza è causata semplicemente da comportomenti molesti, che ledono le normali regole di convivenza all’interno del condominio.

Insomma, per semplificare: con maggiore buona educazione da parte di tutti, si potrebbe evitare di dover ricorrere ai tribunali per dirimere faccende che potrebbero essere risolte modificando i propri comportamenti.

Ecco qui di seguito una piccola guida al buon comportamento condominiale: seguire, o almeno provare a seguire, queste facili regole consentirà di eliminare le frizioni più comuni tra gli abitanti del condominio.

1) Tip tap in salotto

Una delle liti più frquenti è quella causata dai rumori del calpestio.

In particolare, quelli provocati dai tacchi femminili: subirli può trasformarsi in una tortura poco sopportabile, che si traduce in litigioe, se il fastidio persiste, in una causa.

Per evitare il ticchetio basta semplicemente infilarsi, una volta entrati nel proprio appartemento, scarpe comode o pantofole.

2) Mobili troppo mobili

Altri rumori molesti sono quelli provocati dallo stridio provocato dai mobili spostati. In particolare, dalle sedie spesso slittate sul pavimentoquando si fanno le pulizia. La soluzione si chiama feltro (o “feltrino”) basta incollare i piccoli cerchietti di stoffa autoadesivasotto le gambe delle sedie per evitare il problema (e di rigare il pavimento).

3) Cattivissimo me.

Siamo d’accordo che è particolarmente facile prendersela con un bambino, anche se fa i capricci. Ma chi non è genitore non apprezza le urla in cortile, specie se gli schiamazzi si registrano al mattino presto oppure alla sera.Non dovrebbe essere necessario invocare il regolamento condominiale per indurre i bambini a una minore eccitazione rumorosa. Lo stesso discorso è valido per le grida infantili che avvengono all’interno di un appartamento, ma filtrano anche attraverso le pareti dei vicini.

4) Cucine da incubo.

Quello che per voi è il pranzo più importante della settimana, per i vostri vicini è una insopportabile intromissione nelle loro papille olfattive. La soluzione c’è, edè molto semplice, si chiama cappa di aspirazione. Un dispositivo vivamente consigliatoanche a chi, per tradizione, ama i sapori forti della cucina etnica.

5) Sosta vietata.

C’è chi non rispetta i posti di parcheggio assegnati e invade l’area altrui. Biciclette, moto, auto e persino fiorierepossono infastidire, intralciare il passaggio, costituire un sopruso. Insomma, il divieto di sosta c’è anche in condominio. Dato che in uno spazio comune non è prevista la rimozione forzatao l’uso delle ganasceper bloccare le ruote, la reiterata usurpazione di un posto auto è un comportamento censurabile. La soluzione: fare marcia indietro.

6) Ditelo con i fiori.

Mi raccomando non fatelo con le fioriere. I vostri amati vasi di rose, petunie e gerani sono belli da vedere, ma non devono tramutarsi in una giunglache avvolge i balconi circostanti nè, tantomeno, le piante devono essere ospitate da vasi in cui riversare ltri d’acqua che poi colano sugli appartamenti dei condomini sottostanti. Oppure nella peggiore delle ipotesi possono causare infiltrazioni che fanno penetrare l’umidità attraverso il pavimento dei terrazzi.

7) Bau, miao, cip cip. 

Gli animali generano simpatia, anche se non proprio a tutti. C’è, per esempio, chi ha terrore di cani e gatti. Ma, soprattutto, nessuno sopporta il continuo abbaiare di un cane, il miagolio notturno di una gatta o l’incessante pigolio di un volatile in gabbia. Altrettanto fastidioso e, quindi da censurare, è la trasformazione in toilette per cani e gatti degli spazi comuni verdi.

8) Sindrome Fedez.

Qualche tempo fa il rapper Fedez è finito al pronto soccorso con parecchie contusioni. Motivo del contendere, sembra che il giovane musicista stesse ascoltando musica ad alto volume durante la notte ed il vicino non ha gradito. Certo, passare alle vie di fatto non è una strada consigliabile. Ma la musica che è un piacereper le proprie orecchie non deve essere un’afflizione per chi vive a fianco. Le soluzioni: isolare acusticamente il proprio appartamento o utilizzare le cuffie.

9) Feste infestanti.

Chi ha figli adolescenti sa quanto invitare gli amici a casa sia un’esigenza legata a questa età. spesso feste o semplici riunioni tra amici si protraggono fino a notte e nessuno dai 13 ai 25 anni propone mai di fare il gioco del silenzio. È bene quindi che i genitori mettano le cose in chiaro sin da subito, con la minaccia di non concedere più il permesso se i vicini di casa vengono infastiditi.

Quando c’è una di quelle feste in grande stile con tanti invitati che difficilmente sono gestibili, è buona norma affiggere qualche giorno prima un cartello o lasciare nella cassette postali un biglietto avvertendo del possibile disagio e porgendo scuse anticipate.

10) Lavori in corso.

Sempre a proposito di lettere da recapitare ai vicini: anche i lavori di ristrutturazione di un appartamento sono molesti per chi abita a fianco, sotto o sopra. Rumore, polvere via vai dei muratori possono irritare chi non è coinvolto nell’operazione. Anche in questo caso una lettera preventiva, con precisa data dell’inizio, e se è possibile, della fine dei lavor, è una buona norma per rassenare gli animi.

11) Non aprite quella porta.

Quantomeno ricordate di chiuderla quando uscite. In molti condomini non c’è un portinaio: non lasciare aperto l’ingresso è necessario per evitare incursioni dei ladri. Ma c’è sempre qualcuno che per pigrizia o poca attenzione, sis corda di assicurarsi che l’ingresso sia ben chiuso. Sino a quando non trova svaligiato il suo appartamento.

12) La finestra sul cortile.

C’è chi considera l’aria aperta uno spazio neutro. Per esempio, chi stende i panni ad asciugare senza curarsi se l’acqua gocciola sul balcone sottostante. Oppure chi getta mozziconi di sigaretta fuori abeneficio di chi sta sotto. Anche le briciole non si regalano agli inquilinidei piani sottostanti e neppure al cortile o al marciapiede: si raccolgono e si gettano nel lavandino o nel sacchetto dei rifiuti.

13) Il mite ignoto.

Ultimo consiglio di buon comportamento: non disertate regolarmente le riunioni di condominio. C’è chi per eviatre discussioni e confronti si defila ad ogni assemblea. Ma poi si lamenta delle decisioni prese da chi era presente. Dare il proprio contributo, anche se le assemblee non sono una cena di galà, è un dovere verso gli altri.

Detto tutto questo non vi assicuriamo che questo piccolo elenco di consigli serva a risolvere tutte le discussioni tra i condomini, ma sicuramente vi aiuterà ad avere rapporti migliori tra gli inquilini e con l’Amminisratore.

BUONA FORTUNA.

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