Come scegliere l’amministratore di condominio, guida pratica.

Ormai la scelta dell’amministratore di condominio sta diventando una problematica di grande importanza per i condomini, infatti tantissimi adettti ai lavori hanno trattato l’argomento illustrando alcune caratteristiche imprescindibili che questa figura profesionale deve avere.

Elenchiamo i requisiti minimi che un amministratore di condominio deve soddisfare:

a) che hanno il godimento dei diritti civili;

b) che non sono stati condannati per delitti contro la pubblica amministrazione, l’amministrazione della giustizia, la fede pubblica, il patrimonio o per ogni altro delitto non colposo per  il  quale  la legge commina la pena della reclusione non inferiore, nel  minimo,  a due anni e, nel massimo, a cinque anni;

c) che non sono stati sottoposti a misure di prevenzione divenute definitive, salvo che non sia intervenuta la riabilitazione;

d) che non sono interdetti o inabilitati;

e) il cui nome non risulta annotato nell’elenco  dei  protesti cambiari;

f) che hanno conseguito il diploma di scuola secondaria di secondo grado;

g) che hanno frequentato un corso di formazione iniziale e svolgono attività di formazione periodica in materia   di amministrazione condominiale.

I requisiti di cui alle lettere f) e g) del primo comma non sono necessari qualora l’amministratore sia nominato tra i condomini dello stabile.

Possono svolgere l’incarico di amministratore di  condominio anche società di cui al titolo V del libro V del codice. In  tal  caso, i requisiti devono essere posseduti dai soci illimitatamente responsabili, dagli amministratori e dai dipendenti incaricati  di svolgere le funzioni di amministrazione dei condominii a  favore  dei quali la società presta i servizi.

La perdita dei requisiti di cui alle lettere a), b), c), d) ed  e) del  primo  comma  comporta  la  cessazione  dall’incarico.

In tale evenienza ciascun condomino può convocare senza formalità l’assemblea per la nomina del nuovo amministratore.

A quanti hanno svolto attività di amministrazione di condominio per almeno un anno, nell’arco dei tre anni precedenti alla data di entrata in vigore della presente disposizione, è consentito lo svolgimento dell’attività di amministratore anche in mancanza dei requisiti di cui alle lettere f) e g) del primo comma.

Resta salvo l’obbligo di formazione periodica.

Detto questo vogliamo dare una serie di consigli molo pratici quando si sceglie l’amministratore di condominio. La cosa che preoccupa enormemente i condomini è il compenso dell’mministratore, il compenso deve sempre essere soppesato con la qualità e quantità di servizi offerti. In quest’ottica bisogna sempre ricordare il detto “Chi poco spende, troppo spende” al giorno d’oggi la PROFESSIONE  di amministratore di condominio è in balia di un mercato dove viene offerto un servizio a 30/40€ per unità immobiliare, non vogliamo dire che a bassi compensi corrispondono basse prestazioni ma sicuramente, soprattutto dopo la riforma, risulta improbabile gestire al meglio un condominio rispettando tutti gli impegni per cifre irrisorie.

Quindi quando vi trovate di fronte all’offerta di un amministratore di condominio non affidatevi unicamente al costo, ma tenete conto del servizio che vi sta offrendo e delle garanzie che vi può fornire.

In seconda battuta possiamo soffermarci su un altro aspetto davvero fondamentale per i condomini, la reperibilità. La reperibilità sembra davvero essere l’ago della bilancia quando si parla di amministrazione condominiale, anche qui il discorso si ricollega al discorso dei costi, risulta difficile credere che a bassi compensi possa corrispondere una disponibilità h24. Ricordate che chi può fornire, con serietà, una disponibilità h24 vi farà pagare il servizio.

Le referenze non sono assolutamente secondarie, se vi capita, prendete informazioni sul futuro amministratore di condominio. Ricordate di affidarvi ad una platea abbastanza vasta senza basarvi su un singolo parere, tenendo in considerazione che purtroppo tendiamo a dare valutazione molto soggettive,  ed alcune volte imparziali per quanto riguarda la figura professionale dell’amministratore di condominio.

La distanza e la presenza sul condominio, sono altri due aspetti rilevanti, quindi quando chiedete un preventivo tenete conto se e con che frequenza l’amministratore si recherà presso il condominio soprattutto quando si eseguono lavori sia di ordinaria che di straordinaria manutenzione. Sapere cosa succede presso il condominio è basilare così come conoscere tutte le criticità del condominio, tutte informazioni che si acquisiscono essendo presenti qualora ci fosse necessità.

Il focus, questo piccolo aspetto è spesso molto trascurato, ma è un concetto che nel mercato dei servizi ha una notevole importanza. Quando si parla di focus ci si riferisce al core-business di un’attività. Cerchiamo di essere più chiari l’amministratore di condominio deve disporre di numerose conoscenze che vannod all’edilizia alla tutela legale, insomma avere una visione completa del condominio sotto svariati aspetti. Nonostante questo tanti professionisti ed attività non nascono unicamente come amministratori di condominio, ma offrono questo tra i tanti servizi a disposizione. Ovviamente ne consegue una minore qualità e spesso un grosso conflitto di interessi come per esempio le agenzie immobiliari che offrono l’amministrazione di condominio.

Speriamo di avere fatto luce su alcuni punti per noi davvero fondamentali di cui ogni condominio deve tenere  conto quando decide di affidare la gestione ad un amministratore, perchè ricordate che questo mestiere è una professione e quello che si riceve è un in carico PROFESSIONALE, un incarico che prima di tutto si basa su un solido rapporo di fiducia.

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