Troppi furti in casa, i condomini presi di mira.

Le statistiche sono chiarissime e decisamente allarmanti negli ultimi dieci anni gli appartamenti svaligiatisono aumentati del 126%. Dati recentissimi indicano in oltre 250mila visite dei ladri nelle abitazioni. Il maggior numero dei reati avviene proprio ora, tra Ottobre e Gennaio. Nasce così la necessità di una maggiore protezione.

I numeri non mentono: cè un aumento reord dei furti in abitazione. Secondo i dati ufficiali, le visite dei “topi da appartamento” sono più che raddoppiate negli ultimi 10 anni.

Sempre secondo la statistica ogni due minuti viene svaligita un’abitazione: i furti sono 689 al giorno, cioè 29 ogni ora. Infine, fate attenzione la maggior parte dei furti avviene proprio nei mesi autunnali/invernali.

Il problema della sicurezza delle abitazioni è destinato a diventare sempre più una priorità. 

Secondo Confabitare nel primo semestre del 2015 la situazione è ulteriormente peggiorata. Una tendenza inarrestabile: se consideriamo quest’ultimo anno l’incremento è stato del 5,9%.

Condomini nell’occhio del ciclone.

Aumento della criminilatà? Non esattamente: i furti neglia ppartamenti sono aumentati a dismisura, ma molto più che il totale dei reati, saliti in 10 anni del 19,6% e dei furti nel complesso (solo il 6%). I ladri hanno trovato nelle abitazioni il punto debole.

Secondo gli esperti, i ladri tendono a scegliere sempre di più le abitazioni private anche perchè negozi, istituti bancari, ufficipostali e strade commerciali hanno sistemi di sicurezza, telecamere, allarmi che scoraggiano i furti. In casa qualcosa da portare via si trova sempre. Tra le altre cose secondo la polizia, cè anche un riscio contagio: dopo che un appartamento è stato visitato dai ladri aumenta la probabilità che un altra abitazione sia colpita. Una possibilità che si estende a portoni in un raggio di circa 50 metri, che statiscamente restano ad altissimo riscio nei 18 giorni successivi.

Le zone maggiormente a rischio.

La statistica indica anche quali sono le aree del nostro Paese maggiormente a rischio dal punto di vista dei furti in casa. Sempre  a dispetto dei luoghi comuni, il maggior tasso di criminalità è al Nord.

Di seguito troverete, la poco gradevole classifica delle città dove negli ultimi anni l’escalation di case svaligiate è aumentata.


Come ci possiamo proteggere.

Dopo questa raffica di numeri la cosa che non sorprende è la corsa all’acquisto di sistemi di sicurezza per la propria abitazione in aumento. Anche perchè le forze dell’ordine fanno quello che possono, ma irisultati pratici sono scarsi. Nel 2013 sono state denunciate per furti in abitazione 15.263 persone di cui 1.366 minori. Di queste, sono state arrestate 6.628 persone, di cui 486 minori. E, sempre a dispetto del pensiero comune, solo la metà stranieri. Tutti, comunque, sono stati lasciati a piede libero.

Sette piccoli consigli utili.

I sistemi antifurto sono l’unico vero deterrente per evitare visite non desiderate in casa. Ma a questo si aggiungonoanche alcuni comportamenti dettati dal buonsenso o dalla furbizia.

  1. Meglio indicare sulla targhetta, sia delcampanello che della cassetta postale, solo il cognome che identifica la famiglia e non quante persone abitano nell’appartamento.
  2. Vietato lasciare chiavi sotto lo zerbino o nel portaombrelli vicino alla porta, ormai lo sanno anche i ladri.
  3. Se dovete duplicare le chiavi fatelo personalmente.
  4. Non rendete noti i vostri orarie i vostri spostamenti.
  5. Facebook ed altri social network sono frequentati dai ladri.Postare le foto mentre siete al mare o sui campi da sci è un palese invito ad andare indisturbati nella vostra casa.
  6. Una luce accesa in casa oppure un televisore può scoraggiare i delinquenti.
  7. Una porta blindata di qualità non è inespugnabile, ma potrebbe convincere il ladro a desistere.

Nuove armi contro i furti.

È possibile tenere fuori dalla porta i topi di appartamento? Sì, risponde Cisa, a patto di utilizzare le tecnologie più avanzate per la gestione degli accessi all’immobile. Magari con l’ausilio dell’elettronica.

Riportiamo di seguito una interessante intervista di Angelo Leveni, specification manager di Cisa, rilasciata a Condominio Sostenibile e Certificato.

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DOMANDA: Ogni due minuti in Italia viene svaligiato un appartamento. Quali sono le nuove soluzioniper rendere più sicuro un edificio?

RISPOSTA: Cisa produce cilindri di sicurezza, serrature e varchi di per ogni tipologia di edificio. I npstri prodotti sono di ultima generazione, con tecnologia meccanica ed elettronica progettati interamente. Abbiamo prodotti dimensionati per garantire un alto livello di resistenza ai tentativi di apertura messi in atto da ladri preparati sui metodi di effrazione utilizzati in Italia, “copiati” in Paesi stranieri dove esistono vere e prorie scuole di apertura con destrezza, o che utilizzano attrezzi appositamente studiati. I prodotti Cisa resistono, inoltre, anche ad attività di vandalismo. Nella nostra vasta gamma di cilindri a profilo europeo, C3000 è l’ultimo lanciato sul mercato. Unisce la praticità alla sicurezza della chiave e del cilindro, e rappresenta la scelta ideale per l’edilizia abitativae residenziale, come condomini e ville a schiera e singole.

DOMANDA: È davvero sicuro?

RISPOSTA: Il cilindro è opportunamente protetto da una borchia di protezione esterna, che aumenta la resistenza allo strappo o alla trapanatura. Inoltre, Cisa fornisce anche una gamma di dispositivi per la chiusura del cancello, serrature elettriche e motorizzate per cancelli pedonali, porte di caposcala, porte blindate. I prodotti sono certificatie testati secondo la normativa vigente e in diversi casi con risultati superiori a quanto chiesto dalla legge.

DOMANDA: Quali caratteristiche fisiche hanno le nuove serrature?

RISPOSTA: Dal nostro catalogo e dalle specifiche tecniche dei nostri prodotti si capisce che quanto è instalato all’esterno, come chiudicancello, serrature elettriche e motorizzate, chiudiporta e maniglioni antipanico, è certificato ai massimi standard e garantisce un numero elevato di cicli di utilizzo secondo le normative vigenti. Inoltre, possiedono resistenza ai fattori atmosferici e resistenza agli attivandalici, sempre secondo le specifiche richieste dalla normativa, oltre ad avere una linea estetica che evidenzia robustezza del prodotto. Il top di gamma dei cilindri Cisa è certificato secondo i più alti standard di resistenza ai tentativi di apertura di tipo spinta, trapanatura, aprtura con i più sofisticati attrezzi o con alta preparazione di manualità tipo bumping.

DOMANDA: È possibile gestire in sicurezza la ducplica della chiave?

RISPOSTA: Certo, l’utente può procedere alla copia solo dietro presentazione della Security Card, una tessera riporta un codice univoco associato alla chiave. Esistono sul mercato chiavi Cisa con sbozzo brevettato, quindi senza grezzi, che sono controllate direttamente dal produttore per evitare la duplicazione illegale. Colo Cisa o il Solution Partner rilasceranno il duplicato unicamente dietro presentazione della tessera.

DOMANDA:Queste serrature si possono applicare a qualsiasi tipo di porta?

RISPOSTA: I cilindri di sicurezza a profilo europeo sono quelli dalla forma più comune e possono essere sostituiti su serrature che montano la stessa tipologia di cilindro.Discorso a parte sono le serrature con sistema di chiusura con chiavi a doppia mappa, a spillo, tubolari o con cilindro inserito non a profilo europeo.

DOMANDA: Cisa offre anche sistemi che consentono di gestire più accessi con una sola chiave. Ma ridurre le chiavi non può diventare un boomerang? Con una sola chiave il ladro potrebbe aprire tutto…

RISPOSTA: Per la verità il ladro può aprire tuto anche con un mazzo di chiavi. Anzi, custodito  in borstte e borselli vicino ai documenti, potenzialmente consente al ladro di conoscere anche l’indirizzo del proprietario. Da notare, inoltre, come il mazzo di chiavi, ingombrante e pesante, sia speso lasciato in auto, su scrivania, e persino sul banco o sul tavolo del ristorante. In qusto modo è più facile preda di chi vuole impossesarsene. Da alcune indagini è invece emerso che l’utente tendenzialmente può custodire in tasca una sola chiave per piani di chiusura con cilindri a profilo europeo, che non sono nè lunghe nè ingombranti.

DOMANDA: Quanto costa ad un condominio cambiare le serrature?

RISPOSTA: L’operazione prevede materiali e lavorazioni che possono essere diverse caso per caso. Alcuni parametri da tenere in considerazione, a mio parere, sono l’importanza e la serietà del marchio del prodotto e la sua possibilità di avere una rete di distributori capillare, seria e tecnicamente preparata. È importante affidarsi ad un installatore di fiducia, che possa realmente fornire garanzia di un lavoro realizzato a regola d’arte e secondo le certificazioni e normative in vigore. Cisa distribuisce i suoi cilindri di alta gamma attraverso una rete di professionisti, i solution partner che, formati con corsi tecnici promossi periodicamente, sottoscrivono una procedura di collaborazione per ottimizzare il servizio all’utente finale. Per una valutazione di un intervento di sostituzione è assolutamente importante per avere un quadro completo e preciso dello stato di fatto dei serramenti e di come verrà definito il piano di chiusura, cioè quanti cilindri, con relative misure, e qunate chiavi dovranno essere realizzate. Va ricordata, inoltre, l’importanza per l’utente finale di affidarsi a prodotti ed operatori di massima garanzia per la sicurezza dei beni, ma soprattutto delle persone.

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